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Il carnevale di GILBERT CZULY
Quando il quartiere fieristico arriva sulla piazza del mercato
Con i rimorchi pieni di cavalli di legno e lotterie
La gente si raccoglie in tutto questo rumore come stregata,
Dai bambini agli adulti, attraverso questa fantasmagoria.
Fiera da terre lontane con bellissime roulotte
Vieni per qualche giorno a seminare stelle
Che, dagli occhi gioiosi dei bambini piccoli, poi emanano
Poi gettati su padri e madri come veli indimenticabili.
Ognuno poi lavora affinché l'evento
Che una volta all'anno accade,
Raccogli in così poco tempo
Un intero popolo così ossessionato dall'oblio.
Costumi e abiti scintillanti
Si ubriacherà con le chiamate rumorose
Per provare a portare sotto le tende
Lanugine inutile, spazzatura e mieli vari.
Ma gira gli innocenti sulle bici,
Camion dei pompieri, auto lampeggianti.
All'odore di patatine fritte, waffle, sciroppi
Per un pompon dalle mani esitanti.
Quando gli autoscontri sono pieni
Con mani rischiose e borse svuotate,
Le false stelle e i loro simpatici tirapiedi
Ripiegheranno la loro disincantata giostra per un altro anno.
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